Semplicity, "l'anti-Google"

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  1. Francesco Lentini
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    Concordo sul problema di comunicazione: nel modo in cui viene presentato Semplicity c'è un problema di comunicazione. Ma sarà da questa parte? Parliamone, sperando di non incorrere nello stesso problema.
    Quello di Telecom Working Capital era un lancio a effetto: "Pensi di aver inventato il nuovo Google?", o qualcosa del genere. Ho pensato a una risposta che fosse altrettanto a effetto: "Si, penso di aver inventato il nuovo Google ed eccolo qui...". Ok, qual è il
    problema?
    Chiunque dica di aver fatto o di voler fare qualcosa che rompe gli schemi è come se rompesse qualche altra cosa, in altri termini diventa "arrogante".
    Primo schema rotto è il search engine à la Google: digiti delle parole-chiave e ottieni una lista di indirizzi, più una tonnellata di spazzatura pubblicitaria. Secondo schema rotto è il chatbot à la Alice (dottor R. Wallace) oppure à la Doretta: digiti una frase e ottieni un'altra frase, possibilmente corente con la prima. Terzo schema rotto è il robottino educato e ubbidiente: "mi scusi signore", "sempre ai suoi ordini signore" ...
    Semplicity è un game-changing project: è qui per cambiare le regole del gioco. Se questo non ti sta bene, continua pure a considerarlo come la somma di un search engine + un bot + un robottino. Ma così non andiamo da nessuna parte.
    Per andare da qualche parte dobbiamo capire che cambiare le regole del gioco non è arroganza, a meno che non si tratti di regole già sottoscritte. Siccome io non ho sottoscritto alcuna regola che dica come deve funzionare un motore di ricerca, me ne
    costruisco uno in grado di funzionare secondo nuove regole.
    La prima di queste regole è che non serve "organizzare tutte le informazioni del mondo": a fare una cosa del genere ci pensa già qualcuno (Google), dimostrando così tutta la propria arroganza. A questo punto della storia serve trovare le informazioni importanti, magari usando come fonte Microsoft® Bing. Perchè no? Come i programmatori ben sanno, sia Google che Bing mettono a disposizione le loro API. Non m'interessa perchè lo fanno, m'interessa la possibilità di elaborare il loro data-base secondo nuove regole. Tuttavia tra Google e Bing scelgo quest'ultimo, e se te ne vieni qui a dire che non posso farlo o non va bene sei arrogante.
    Spero con questo di aver chiarito da che parte sta il problema di comunicazione e non dico affatto che Semplicity ha raggiunto la versione definitiva. Lascialo lavorare per un po'. Lo so che Google è più efficiente, ma Google non dialoga con te. E' un data-base su scala globale. Ti ricordo che i data-base nascono verso la metà del secolo scorso, perchè io c'ero. Perciò non penso di avere un problema di comunicazione se prendo un microfono e dico che il dialogo è un paradigma lento e piuttosto incerto, ma nel complesso più efficiente. Anche perchè non lo dico io. Lo dice l'evoluzione umana che porta allo sviluppo del linguaggio.
     
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17 replies since 24/4/2010, 16:17   470 views
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