Il tempo non è mai abbastanza, vero? Tante volte lo pensiamo, ma chi vi ha detto che la colpa non sia della cattiva gestione del tempo stesso? In questo articolo vi illustrerò 5 buoni consigli per gestire il vostro tempo in modo efficace. Non potrete più dire: no, mi spiace non ho tempo!


Un'agenda, un calendario o una to-do list (ormai anche l'App Store è pieno di applicazioni del genere) sono spesso sottovalutati e vengono considerati utili solo a chi ha una fitta attività lavorativa ma così non è: avere un chiaro programma delle cose da fare è fondamentale nella gestione del proprio tempo. Se avete molte cose da fare e non vi siete fatti una chiara lista rischiate seriamente di pensare continuamente a ciò che dovrete fare, non avete fatto o che vi siete dimenticati di fare. Ciò è assolutamente frustrante e soprattutto controproducente.


Nessuno si rende realmente conto di quanto tempo perde: navigazione online senza meta, Facebook, televisione, distrazioni varie, telefonate...
Provate a misurare, per una settimana, quanto tempo perdete. Il risultato vi sorprenderà! Beh, pensate che tutto quel tempo lo potreste investire nei vostri impegni o nelle vostre passioni. Un altro consiglio che vi do è quello di provare a disconnettervi totalmente da ogni tipo di dispositivo se dovete fare qualcosa: scordatevi mail, internet e TV. L'ideale sarebbe spegnere anche il cellulare, ma se non potete proprio farlo almeno usatelo solo per ricevere telefonate importanti. Si Ment, hai ragione, ma io quando mi rilasso?!?!

Non avete tutti i torti, ma poi non venitemi a dire che "non avete tempo" Ci sono mille modi per rilassarsi, uno di questi è un corretto riposo notturno (in futuro realizzerò un articolo su questo), oppure semplificandosi la vita con 5 miei consigli. In ogni caso, l'obiettivo non è eliminare il piacere, ma riuscire a porlo dopo il dovere. Facile a dirsi, direte voi, ma la Crescita Personale ha la sua più grande componente nella forza di volontà e di miglioramento: senza di essa resistereste ben poco e otterreste risultati mediocri, ma noi non vogliamo questo, giusto?!


Fare troppe cose insieme da un lato può essere utile, da un altro no. Quando è utile e quando non lo è? In generale, il multitasking è utile quando le azioni che vengono svolte contemporaneamente richiedono poca concentrazione e quindi possono essere tranquillamente fatte insieme. Ad esempio leggere le mail e le ultime news mentre fate colazione. Insomma, quelle classiche azioni che riuscite a fare quando siete in ritardo e magicamente i tempi si dimezzano

Tuttavia, il consiglio generale è di fare una cosa alla volta perché il multitasking quando le cose da fare richiedono attenzione, cura e concentrazione è veramente dannoso. I vantaggi concreti sono fondamentalmente tre: maggiore focalizzazione sull'attività da svolgere, meno stress mentre la svolgete e risultati più soddisfacenti. E non è mica poco!


Un consiglio veramente pratico è quello di ridurre il tempo che dedicate a ciascuna attività, soprattutto di quelle "futili". Provate, ad esempio, a ridurre di un quarto d'ora ogni vostra attività (magari non i pasti, che sennò vi ingozzate ). A fine giornata vi ritroverete con un sacco di tempo guadagnato che potreste utilizzare per le vostre passioni (alcuni spunti: la chitarra impolverata nell'angolo che non avete mai tempo di suonare, quel libro che vi guarda storto da mesi che sembra vi stia implorando "aprimi!", quell'amico che non vedete da tempo e vorreste incontrare ma rimandate sempre perché "non ho tempo"...).

Ma non basta, ci sono quei momenti in cui pensate "ma perché devo perdere tutto questo tempo per questa cosa così inutile? Potrei fare altro o essere altrove ora!", ad esempio mentre aspettate l'autobus, mentre siete in viaggio, mentre fate la fila al supermercato... Imparate a sfruttare i tempi morti. I momenti sopracitati (escluso il supermercato, troppo caotico) sono ideali per telefonate da fare, lettura di qualche pagina di un libro, uno sguardo alle ultime news, per aggiornare la vostra to-do list, e così via. Le possibilità sono tantissime




La legge di Parkinson dice, in altri termini, che più tempo si ha a disposizione, più se ne spreca. Volete dirmi che non è vero?
Quante volte una "scadenza lunga" vi ha fregato? Avete pensato "beh dai, ho ancora parecchio tempo per pagare la bolletta/preparare l'esame/portare i documenti/fare quella pratica/etc, non c'è fretta" e... tac! Puntualmente arriva la fregatura e vi ritrovate con l'acqua alla gola.

Il bello della legge di Parkinson è che la potremmo definire, da un punto di vista matematico, involutoria, ovvero vale anche al contrario. Meno tempo avete a disposizione, più vi impegnerete e più produrrete. Sfruttando la legge di Parkinson nella vita pratica è possibile ottenere risultati veramente soddisfacenti. Provate a quantificare quanto tempo, all'incirca, vi occupa fare una certa attività. Ora riducete un po' questo lasso di tempo e impostate un timer sul tempo finale che avete determinato, dopodiché provate a svolgere l'attività entro quel lasso di tempo. In questo modo otterrete due vantaggi fondamentali:

1. eviterete qualunque distrazione e il vostro lavoro sarà qualitativamente superiore


2. risparmierete un sacco di tempo

Occhio a non strafare però: è inutile tentare di fare in 10 minuti qualcosa che fareste in 2 ore e mezza.

Se sfruttata bene la Legge di Parkinson permette di ritrovare motivazioni e produttività. Niente male!


Spero che questi cinque consigli vi siano stati utili per migliorare la vostra gestione del tempo. E' una risorsa importante che sembra spesso scarseggiare, ma nella maggior parte dei casi siamo noi che non la sfruttiamo bene e ne sprechiamo una gran parte. Imparare a gestirla offre un numero immenso di vantaggi, provare per credere!

Se avete delle vostre tecniche per organizzarvi e gestire il vostro tempo esponetele, saranno utili a tutti! Vi è piaciuto l'articolo? Allora...

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Oggi voglio proporvi, con la collaborazione di doltonzerk, un articolo di Crescita Personale abbinabile ai forum. Il tema sarà il lavoro di squadra, il concetto di leadership e quindi anche alcune tecniche utili per gestire lo staff. Si tratta di una risorsa preziosa, specialmente se amministrate/gestite un forum! Ovviamente questi concetti non sono limitati al circuito di Forumfree, è possibile ovviamente generalizzare i contenuti in qualunque contesto lavorativo, sia esso professionale o amatoriale.



La maggior parte delle aziende e società che si rispettino sono composte da un solido team che è generalmente ben coordinato da una figura superiore, un responsabile, che svolge varie attività importanti al suo interno, tra cui: affidare i ruoli, compiere un lavoro di supervisione e gestione, porsi come punto di riferimento. Questa figura è quella che chiamiamo leader. E' importante avere una figura forte in un team perché è quella che è in grado di motivare il resto del gruppo e, presumendo sia colui che ha maggiore esperienza, riesce a organizzare al meglio il lavoro.

Possiamo tranquillamente trasferire questo schema ad un qualunque forum. Lo staff deve essere infatti composto da un team tanto solido quanto armonioso, fatto di persone soprattutto affidabili, in particolar modo costanti ma inevitabilmente motivati. La motivazione è la conditio sine qua non, uno staff demotivato o che, peggio ancora, è con voi solo per accaparrarsi fama e targhette non può far parte del vostro gruppo di lavoro. Potete facilmente dedurre quanto sia importante e delicato il compito della selezione dello staff, ed è soltanto una delle preoccupazioni di un leader.

Un perfetto lavoro di squadra dovrebbe permettere al forum/sito, almeno in linea teorica, di non entrare mai in crisi. Questo accade perché ognuno ha i propri compiti, ognuno sa quel che c'è da fare ed ha ben chiari gli obiettivi prefissati. Inoltre, l'assenza di uno o più componenti dello staff non dovrebbe inficiare in maniera radicale l'andamento del forum. Si vuol dire che, anche se con qualche difficoltà in più, la ruota deve continuare a girare, un ruolo deve poter essere rimpiazzato con facilità, in poche parole il forum non deve dipendere da un solo elemento. I forum basati su una sola persona senza la quale si batte la fiacca o si perdono di vista gli obiettivi hanno un grandissimo limite ed esprimono solo una piccola parte del loro potenziale. Tuttavia questa figura di riferimento non può mancare. Scopriamo adesso la motivazione!



La figura del leader viene identificata spesso con quella della persona arrogante e intenta nel porsi al di sopra di tutti, considerando gli altri componenti come meri esecutori dei suoi ordini. Questa idea è molto diffusa e purtroppo spesso viene utilizzata per etichettare, ma è assolutamente errata. Quello non è un leader, il leader vero è colui che si assume delle responsabilità, spesso e volentieri prende in mano la situazione, si fa carico dei problemi che si vengono a creare in un gruppo come in un team di lavoro, crea ordine e regolamenta, da consigli preziosi ai meno esperti e soprattutto è colui che presumibilmente ha maggiori motivazioni, rappresentando così a pieno le motivazione del gruppo.

Capite bene come tale figura sia imprescindibile in un qualsiasi ambiente. Se non ci fosse un leader lo staff o i componenti di un gruppo, andrebbero letteralmente allo sbando.

Non tutti quelli che vogliono essere leader, però, ne hanno realmente le capacità. Essere a capo di qualcosa, che sia più o meno importante, non è mai semplice. Fare il semplice esecutore molto spesso è decisamente più facile, sebbene sia anche meno appagante. Il leader raggiunge soddisfazioni maggiori rispetto a un piccolo collaboratore, poichè i risultati sono stati raggiunti anche mediante il suo lavoro di coordinazione. Ma qual è uno dei compiti del leader più importanti? Vediamolo!


Forse anche nel vostro forum è presente un topic in staff intitolato "Divisione dei ruoli". Se lo avete aperto avete sicuramente fatto molto bene. Perché?
Ecco a voi la risposta:
Se ognuno all'interno dello staff ha un suo ruolo, viene ampiamente ottimizzata la produttività, questo perché ognuno profonde i suoi sforzi in settori limitati che sa che dipendono da lui. I tuttofare alla fine sono quasi sempre quelli che combinano meno di tutti, sebbene indubbiamente siano utili per la loro versatilità.
Lo scopo deve essere dare ad ogni staffer un ruolo, ma al contempo "addestrarlo" per renderlo in grado di coprire qualunque carica (escluse, ovviamente, quelle molto specifiche come il grafico) in caso di necessità. In questo modo potrete sopperire alle assenze tranquillamente. Il leader sa individuare le potenzialità e le capacità di ciascuno membro dello staff, ognuno è portato per determinati compiti piuttosto che per altri e ciò va assolutamente tenuto presente.


Fondamentalmente è uno dei ruoli più ardui da raggiungere, infatti non sempre lo si può aspirare con una semplice scalata meritocratica.
Un leader diventa tale quando riesce ad ottenere rispetto ed allo stesso modo infonderlo negli altri; questo aspetto è uno dei più importanti: senza la fiducia degli altri, il leader non ha modo di esistere.
Oltre ad uno spiccato senso dell'orientamento nell'ambito del forum, necessitano capacità di un discreto livello e un'elevata lungimiranza. Saper guardare al futuro è importantissimo, il timone della community è nelle mani del leader e non può assolutamente permettere che la nave affondi.
Un buon leader sa lavorare con un gruppo di persone più o meno ampio con il quale, più volte, sorgerà la necessità di lavorare tutti assieme, convergendo le varie opinioni su uno medesimo problema o tema da trattare, e per far ciò sono necessarie capacità di coordinazione e di mediazione.
Uno dei metodi più efficaci e produttivi in quest'ambito è senza dubbio il Brainstorming. Quest'ultimo è un metodo che viene utilizzato in un gruppo di persone per ricavare ed estrapolare delle idee partendo da una parola o da una frase. Ciascun membro, in un arco di tempo stabilito, può scrivere tutto ciò che gli viene in mente pensando alla parola di partenza. Qualunque cosa. In questo modo vengono fuori un sacco di idee interessanti, magari anche impensabili e difficilmente relazionabili al tema di partenza, spunti nuovi e una massa enorme di idee che vanno selezionate e catalogate.
Sarà infatti compito del leader riuscire a selezionare la soluzione e/o idea più consona alla situazione tra le tante esposte, e valorizzare in ogni caso il prezioso contributo di ogni componente.

Si nasce leader o si diventa? E' necessaria una certa attitudine, questo senza ombra di dubbio. Ci sono persone che sono portate per essere leader e hanno le capacità per farlo, ma non basta. E' necessaria una certa dose di esperienza che solo col tempo si può acquisire: in questo modo il leader è preparato ad un sempre maggior numero di situazioni e problematiche.
E voi? Vi sentite dei leader? Conoscevate la sua importanza e le sue caratteristiche? Avete delle integrazioni da fare all'articolo? Ogni intervento è gradito!

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