1. Come costruire un efficace metodo di studio

    By Mentalist il 19 June 2012
     
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    Come costruire un efficace metodo di studio

    Oggi voglio proporvi un articolo che sono certo vi sarà utile: vi illustrerò come costruirvi un metodo di studio, per ottimizzare il tempo che passate sui libri rendendolo più efficace e produttivo. Logicamente ognuno di voi personalizzerà il metodo di studio come meglio crede e non è necessariamente detto che le tecniche illustrate debbano risultare utili a tutti e allo stesso modo: il metodo di studio è qualcosa di molto personale. In ogni caso ci sono alcuni consigli universali e tecniche sempre efficaci. Vediamo quali!

    1) Strutturate il vostro studio... a piramide

    Qualunque tipo di studio, sia esso di un libro o di alcuni appunti, ha un fondamento: individuare e saper spiegare i concetti fondamentali. Se non si è in grado di saper prima di tutto individuare i concetti chiave di un argomento, libro o documento è impossibile ottenere alcun risultato apprezzabile. Un qualunque testo è così composto:

    1. Concetti chiave e primari

    2. Informazioni secondarie e approfondimenti

    3. Informazioni aggiuntive e di contorno

    4. Informazioni inutili

    Questi concetti possiamo riassumerli in una piramide che dobbiamo tenere sempre a mente quando studiamo.

    Oltre ai concetti chiave, in un testo troviamo le informazioni secondarie che sono gli approfondimenti dei concetti primari e la spiegazione degli stessi, spesso rappresentano le cause o le conseguenze di quanto affermato dai concetti primari, oppure deduzioni logiche o concetti annessi ma di minore importanza. ATTENZIONE: secondari non significa che vanno ignorati, anzi, sono importanti tanto quanto i concetti primari.

    Le informazioni aggiuntive sono quelle che arricchiscono il testo attraverso alcuni esempi oppure alcune curiosità che non è sempre necessario ricordare, ma possono rappresentare dei jolly durante un'interrogazione o un esame, e possono garantire l'eccellenza.

    Non mancano mai, infine, le informazioni inutili: giri di parole, ripetizioni, concetti già illustrati... insomma tutto ciò che può essere ignorato.

    2) Fissare i concetti primari con mappe e riassunti

    Ora che abbiamo compreso l'importanza dei concetti primari, come facciamo ad individuarli e fissarli?

    Per individuarli ci sono vari modi. Se il vostro testo-libro ha alcune parole/frasi in grassetto siete già a cavallo, i concetti evidenziati vi sono sicuramente utili, sebbene non siano gli unici. Vi sarà utile leggere i titoli dei paragrafi, studiarvi l'indice del libro, tutte le intestazioni... Il resto lo potete ottenere semplicemente leggendo, aiutandovi magari con un evidenziatore per tenerli sempre sott'occhio. Tenete presente che il grassetto e l'evidenziatore non fanno altro che stimolare la nostra memoria visiva e quei concetti ci rimarranno sicuramente più impressi degli altri.

    Per fissarli, invece, esistono varie tecniche. Ad esempio le mappe concettuali (realizzerò un articolo in merito più avanti), che sono sicuro avete già avuto modo di conoscere a scuola. Si tratta di inserire i concetti da voi precedentemente individuati in un foglio legandoli secondo rapporti logici rappresentati da frecce e diagrammi. La cosa più bella delle mappe è che sono completamente personalizzabili, potete ad esempio evidenziare i concetti facendo dei riquadri, cerchiandoli, creando dei disegni, utilizzando dei colori... più la personalizzate più è efficace.

    Un'altra tecnica classica è quella dei riassunti. Si tratta di riassumere un paragrafo alla volta eliminando le informazioni superflue, in questo modo riuscirete a memorizzare ancora meglio il paragrafo stesso perché scrivere aiuta la memoria. Scrivere ciò che si è appreso e utile tanto quanto ripetere ad alta voce. Inoltre, scrivere dei riassunti vi permetterà di avere dell'ottimo materiale (da voi prodotto!) per il ripasso, in sostanza sarete già avvantaggiati in una delle fasi successive dello studio.

    3) I concetti secondari e quelli di contorno

    Ora che abbiamo visto come comportarci con i concetti primari, come ci comportiamo invece con quelli secondari e di contorno?

    I concetti secondari, come vi ho detto, sono importantissimi. La tecnica quindi sta nel "riempire" le mappe e i riassunti fatti precedentemente con queste informazioni, in modo tale da rendere i concetti primari più chiari e più articolati, semplicemente leggendoli insieme alla mappa e al riassunto.

    Quelli di contorno, invece, andrebbero semplicemente letti con una tecnica di lettura veloce che vi permetterà di ricavare tutto ciò che vi può essere utile senza disperdere troppo tempo sottraendolo ai concetti primari e secondari. Nel prossimo punto vi illustrerò una semplice tecnica di lettura veloce.

    4) La lettura veloce per studiare pagine e pagine


    La lettura veloce è uno strumento utilissimo per lo studio e non solo. Si tratta di una tecnica che vi permetterà di leggere più pagine in meno tempo. Come? Vediamolo subito ;-)

    E' bene tener presente che la lettura veloce è solo uno strumento, non è detto che la dobbiate utilizzare sempre da oggi in poi :scherzo:

    Esistono più tecniche di lettura veloce, la più comune e pratica è quella di aumentare il vostro ritmo di lettura sfruttando i punti di fissità. Ment, ma che sono 'sti punti di fissità?! :felice:

    I punti di fissità sono i riferimenti visivi per l'occhio umano, che gli permettono di muoversi uniformemente. Anche se non ve ne accorgete, infatti, senza un punto di riferimento il vostro occhio si muove a scatti. Quale punto di riferimento usare? Semplice, il vostro dito! :felice:

    Si, avete capito bene, basterà scorrere il dito sul testo che volete leggere ad un ritmo un po' più veloce del vostro ritmo normale. Dovete costringere l'occhio a seguire il vostro dito. In questo modo obbligherete l'occhio a leggere solo ciò che è importante, perché per la comprensione di un testo non è necessaria neanche la metà delle parole.
    Nota bene: utilizzare questa tecnica per un romanzo o un buon libro è inutile, in quel caso andrebbero letti con calma e "gustati" fino in fondo, la lettura veloce è solo finalizzata alla comprensione generale di un testo o per lo studio.

    In generale, per migliorare e velocizzare la lettura, è bene tenere a mente i 3 errori più comuni della lettura ed evitarli:

    • Leggere sottovoce

    • Leggere ogni parola singolarmente

    • Tornare indietro per rileggere continuamente


    Questi tre errori sono assolutamente da evitare. Leggere "bisbigliando" infatti rallenta notevolmente la lettura, senza offrire tra l'altro alcun vantaggio concreto. Leggere ogni parola singolarmente è molto limitativo, è dimostrato che il nostro cervello è in grado di raccogliere ed interpretare intere frasi in meno di un secondo, senza dover soffermarsi sulle parole una ad una. Ciò significa che dobbiamo imparare a leggere frase per frase.
    Tornare indietro per rileggere continuamente, infine, è probabilmente il peggiore degli errori di lettura. E' un indice di insicurezza, insomma temiamo di non aver compreso quanto letto. Peccato che alcuni studi hanno dimostrato che far ciò è assolutamente controproducente, in quanto viene spezzato il ritmo di lettura e le nostre capacità di comprensione diminuiscono.

    Tenendo a mente questi consigli e queste tecniche potrete fin da subito provare ad aumentare la vostra velocità di lettura, anche se è bene ricordare che per raggiungere buoni risultati, sia di velocità sia di comprensione, è richiesto allenamento, come per tutti gli obiettivi.

    5) La fase finale: il ripasso e l'esposizione

    Una volta realizzate le mappe e i riassunti e quindi memorizzati i concetti, viene l'ultima fase dello studio: il ripasso. Il ripasso ha lo scopo di verificare se quanto abbiamo letto è stato memorizzato. Per far ciò il metodo migliore è rileggere le mappe e i riassunti da noi realizzati, oppure avvalersi di alcune domande (possiamo farcele da soli, ma a volte sono fornite dal testo stesso) per verificare se siamo in grado di rispondere. E' utile anche utilizzare la lettura veloce illustrata precedentemente per una rilettura del testo come ripasso.

    Sarebbe auspicabile fare il ripasso ad alta voce, curando quindi anche l'esposizione. Per migliorare questo aspetto potreste fare due cose: registrare la vostra voce mentre ripetete e specchiarvi. Queste due operazioni vi permetteranno di acquistare sicurezza e padroneggiare meglio il vostro linguaggio. La registrazione evidenzierà i vostri errori e le vostre insicurezze (quante volte avete detto "cioè"? Quante volte vi siete fermati con i classici "ehm, mmm..."?) e lo specchio invece vi distoglierà un po' dall'ansia di un esame o un'interrogazione.

    Conclusione

    Oggi ho cercato di realizzare una vera e propria guida per lo studente che vi permetterà di costruire il vostro metodo di studio seguendo alcuni utili consigli. Ho cercato anche di darvi alcuni strumenti su come velocizzare il vostro studio ottimizzandolo. Ovviamente, ribadisco, esistono molte scuole di pensiero e ognuno di noi ha il suo metodo, ma sono sicuro che riuscirete a trarre da questo articolo qualcosa che vi sarà utile ;-)

    Hai trovato utile l'articolo? Usavi già alcuni di questi metodi? Ne conosci altri migliori? Allora...

    Fammelo sapere nei commenti


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    Articolo scritto da Mentalist per FFReport.Net

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    Oldbie

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    Quando ho poco da studiare organizzo tutto direttamente sul testo evidenziando comunque poche informazioni o con un cerchio (se è un concetto chiave) o sottolineando non più di 2 parole (se si tratta di un concetto secondario). Altrimenti ricorro anche alle mappe, che stendo a scaletta piuttosto che come insieme logico di concetti (quella che indichi tu; ma penso inizierò anche con questa seconda tipologia: per argomenti ancora più lunghi e complessi potrebbe essermi più utile).

    Detesto ripetere (e riassumere) perché non mi piace fare la stessa cosa due volte, quindi è già troppo l'interrogazione :asd: . Funziona, mi piace e lo trovo stimolante come metodo anche se si può usare soltanto se si sono veramente capiti i concetti (ritengo utilissimo il suggerimento di porsi delle domande) dato che poi alla verifica orale non si può ricorrere al pappagallo :P . L'unica materia in cui sono costretto a ripetere, al momento, è biologia data la grossa mole di nomi da ricordare.
     
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  2. Any 360
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    Ho letto tutti i tuoi articoli sulla "Crescita Personale". Ti faccio i complimenti perchè sono scritti sintatticamente e contenutisticamente molto ma molto bene. Ti confesso una cosa però: tutte le cose che hai già scritto le conoscevo da tempo, sono delle "ovvietà" che penso ognuno di noi abbia ascoltato almeno una volta nella vita. Perchè non scrivi il prossimo articolo su un argomento un pochino più di "nicchia"?
     
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  3. Cantilux
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    Sinceramente è un buon articolo solo in parte, perché ognuno ha una mentalità troppo diversa. Ad esempio a me basta leggere una volta un libro per sapere già quasi tutto quel che mi serve per prendere un 28 a un esame. Se lo leggo una seconda volta il 30 è assicurato. Magari a un'altra persona (come ad esempio la mia ragazza) legge una volta, ma deve comunque ripetere gli argomenti.
     
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  4. raxell
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    CITAZIONE
    Sinceramente è un buon articolo solo in parte, perché ognuno ha una mentalità troppo diversa. Ad esempio a me basta leggere una volta un libro per sapere già quasi tutto quel che mi serve per prendere un 28 a un esame. Se lo leggo una seconda volta il 30 è assicurato. Magari a un'altra persona (come ad esempio la mia ragazza) legge una volta, ma deve comunque ripetere gli argomenti.

    Beh penso dipenda anche dall'argomento. Dubito qualcuno si possa ricordare formule o teoremi con una sola lettura.
     
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  5. Cantilux
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    CITAZIONE (raxell @ 19/6/2012, 18:45) 
    CITAZIONE
    Sinceramente è un buon articolo solo in parte, perché ognuno ha una mentalità troppo diversa. Ad esempio a me basta leggere una volta un libro per sapere già quasi tutto quel che mi serve per prendere un 28 a un esame. Se lo leggo una seconda volta il 30 è assicurato. Magari a un'altra persona (come ad esempio la mia ragazza) legge una volta, ma deve comunque ripetere gli argomenti.

    Beh penso dipenda anche dall'argomento. Dubito qualcuno si possa ricordare formule o teoremi con una sola lettura.

    Questo è poco, ma sicuro. E' un qualcosa comunque di troppo soggettivo e anche influenzato da troppe variabili che non ci si può fare un articolo, perché non spiega per bene la cosa.
     
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  6. Shalentir
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    Il mio metodo di studio si basa sul: leggere, sottolineare (anche se praticamente sottolinenando evito solo le informazioni inutili) e ripetere. E funziona.
    Poi una volta che ho studiato un argomento, se devo riguardarmelo, una, due settimane, o tre mesi dopo, basta rileggere velocemente le cose sottolineate (magari con un po' più di attenzione se è passato tanto tempo). Stavo però pensando di iniziare a fare schemi o riassunti, così il prossimo anno, agli esami di maturità, non dovrò riguardarmi tutti i libri da capo, dubito che ne avrò il tempo.
    Invece mi giunge nuova la lettura veloce, fatta con il dito. La proverò sicuramente, perché spesso mi trovo a impuntarmi su parole singole o a rileggere frasi che non ho capito (non che credo di non aver capito, ma che non ho capito, perché magari le ho lette ma non stavo facendo caso a quello che leggevo, o perché magari è filosofia, e il mio cervello quest'anno si rifiutava di assimilarla decentemente).
    La mia fortuna, credo, è che la mia testa fa automaticamente, senza che debba fare schemi o chessò, la distinzione tra informazioni primarie, secondarie, etc.
     
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  7. Corrupted
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    Più o meno la stessa cosa, però con molta meno voglia suppongo. Sottolineo direttamente mentre faccio la prima lettura e poi ripeto ad alta voce, stop. Se devo ripassare a distanza di tempo, cerco di dire quello che mi ricordo ad alta voce, aiutandomi con l'occhio per fare in modo che ricordi le immagini e le parti sottolineate e dando uno sguardo più attento alle parti che mi sfuggono. Mappe concentuali, schemi et similia non ne faccio mai se non sotto costrizione, però ne riconosco l'utilità - sopratutto per uno smemorato come me.
     
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    CITAZIONE (Any 360 @ 19/6/2012, 17:48) 
    Ho letto tutti i tuoi articoli sulla "Crescita Personale". Ti faccio i complimenti perchè sono scritti sintatticamente e contenutisticamente molto ma molto bene. Ti confesso una cosa però: tutte le cose che hai già scritto le conoscevo da tempo, sono delle "ovvietà" che penso ognuno di noi abbia ascoltato almeno una volta nella vita. Perchè non scrivi il prossimo articolo su un argomento un pochino più di "nicchia"?

    Ti ringrazio per il feedback ;-)

    Riguardo al problema da te sollevato, purtroppo le "ovvietà" sono assai diffuse nella Crescita Personale e hai ragione. Capita spesso anche a me di leggere cose piuttosto scontate sui vari siti che consulto, ma non so, forse il fatto che siano scritte e raccolte in un certo modo, le rende più utili e fruibili. Comunque sia, il fatto che tu abbia già sentito queste cose, già ti avvantaggia. A volte però dipende dal contesto in cui abbiamo ascoltato queste cose, quanto tempo fa ci è stato detto, se le abbiamo messe in pratica. Mi succede spesso di leggere tante belle cose ma poi di non avere le forze, le capacità o più spesso la forza di volontà per metterle in pratica, e la loro utilità scende sotto lo zero. In futuro pubblicherò articoli più specifici e "particolari" visto che lo apprezzate :P Ho in mente un paio di idee... stay tuned! :P

    Ps: la lettura veloce la conoscevi già?

    CITAZIONE (Cantilux @ 19/6/2012, 18:26) 
    Sinceramente è un buon articolo solo in parte, perché ognuno ha una mentalità troppo diversa. Ad esempio a me basta leggere una volta un libro per sapere già quasi tutto quel che mi serve per prendere un 28 a un esame. Se lo leggo una seconda volta il 30 è assicurato. Magari a un'altra persona (come ad esempio la mia ragazza) legge una volta, ma deve comunque ripetere gli argomenti.

    Ho ribadito a inizio e fine articolo che ognuno ha il suo metodo e la sua scuola di pensiero, e che non è detto che i consigli siano utili a tutti e allo stesso modo, fermo restando che qui si tratta di costruire un metodo di studio, se tu ne hai già uno efficace che ti ha portato a buoni risultati non vedo perché dovresti cambiarlo, al più potresti trarre qualche consiglio ;-) In ogni caso sei come me, anche a me basta una lettura per memorizzare, ed è una caratteristica che oltre a salvarti in più di un'occasione, è anche piuttosto invidiata :P
     
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  9. marq
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    La lettura veloce è un arma a doppio taglio dato che non vai a sfruttare una tra le migliori capacità umane: la memoria visiva. Sono convinto che una lettura più lenta aiuti l'occhio umano a stampare nella memoria fotografica un concetto più difficilmente assimilabile tramite la sola memoria. Ad esempio la tecnica di associare un immagine ad un testo spesso può essere decisiva quando la memoria non ne vuole sapere di ricordare i concetti. È testato che se riesci a rievocare nella mente l'immagine (che è sensibilmente più facile rispetto un testo) sicuramente ricorderai il testo (nel peggiore delle ipotesi sommariamente).

    Piccolo parere personale: avresti potuto soffermarti di più sull'importanza del pianificare lo studio avendo una data limite ( backward planning), avendo un tempo limite da dedicare ad ogni materia e a come ottimizzarlo al meglio.
    Potevi suggerire una semplice to do(study) list da tenere e aggiornare in tutto il periodo pre-esame/interrogazione dove scrivere in una scala di rilevanza le materie e relativi argomenti dove non ci si sentiva preparati (in cima deve essere presente l'argomento dove si hanno più insicurezze per incentivare e ricordare di ripassarlo)

    Nonostante sia una buona infarinata per un buon studio c'è molto da aggiungere, prova ad integrare una v2 di quest'articolo per completarlo meglio perchè c'è ancora tanto da dire, magari anche inserendo tecniche contro l'ansia da interrogazione ;-)


    marq
     
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  10. Francesco'
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    CITAZIONE (marq @ 7/7/2012, 23:00) 
    La lettura veloce è un arma a doppio taglio dato che non vai a sfruttare una tra le migliori capacità umane: la memoria visiva. Sono convinto che una lettura più lenta aiuti l'occhio umano a stampare nella memoria fotografica un concetto più difficilmente assimilabile tramite la sola memoria. Ad esempio la tecnica di associare un immagine ad un testo spesso può essere decisiva quando la memoria non ne vuole sapere di ricordare i concetti. È testato che se riesci a rievocare nella mente l'immagine (che è sensibilmente più facile rispetto un testo) sicuramente ricorderai il testo (nel peggiore delle ipotesi sommariamente).

    Piccolo parere personale: avresti potuto soffermarti di più sull'importanza del pianificare lo studio avendo una data limite ( backward planning), avendo un tempo limite da dedicare ad ogni materia e a come ottimizzarlo al meglio.
    Potevi suggerire una semplice to do(study) list da tenere e aggiornare in tutto il periodo pre-esame/interrogazione dove scrivere in una scala di rilevanza le materie e relativi argomenti dove non ci si sentiva preparati (in cima deve essere presente l'argomento dove si hanno più insicurezze per incentivare e ricordare di ripassarlo)

    Nonostante sia una buona infarinata per un buon studio c'è molto da aggiungere, prova ad integrare una v2 di quest'articolo per completarlo meglio perchè c'è ancora tanto da dire, magari anche inserendo tecniche contro l'ansia da interrogazione ;-)


    marq

    Comunque i metodi che hai elencato nell'articolo sono davvero utili, ed è inoltre scritto molto bene, come gli altri, d'altronde.
     
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    CITAZIONE (marq @ 7/7/2012, 23:00) 
    La lettura veloce è un arma a doppio taglio dato che non vai a sfruttare una tra le migliori capacità umane: la memoria visiva. Sono convinto che una lettura più lenta aiuti l'occhio umano a stampare nella memoria fotografica un concetto più difficilmente assimilabile tramite la sola memoria. Ad esempio la tecnica di associare un immagine ad un testo spesso può essere decisiva quando la memoria non ne vuole sapere di ricordare i concetti. È testato che se riesci a rievocare nella mente l'immagine (che è sensibilmente più facile rispetto un testo) sicuramente ricorderai il testo (nel peggiore delle ipotesi sommariamente).

    Piccolo parere personale: avresti potuto soffermarti di più sull'importanza del pianificare lo studio avendo una data limite ( backward planning), avendo un tempo limite da dedicare ad ogni materia e a come ottimizzarlo al meglio.
    Potevi suggerire una semplice to do(study) list da tenere e aggiornare in tutto il periodo pre-esame/interrogazione dove scrivere in una scala di rilevanza le materie e relativi argomenti dove non ci si sentiva preparati (in cima deve essere presente l'argomento dove si hanno più insicurezze per incentivare e ricordare di ripassarlo)

    Nonostante sia una buona infarinata per un buon studio c'è molto da aggiungere, prova ad integrare una v2 di quest'articolo per completarlo meglio perchè c'è ancora tanto da dire, magari anche inserendo tecniche contro l'ansia da interrogazione ;-)


    marq

    Ti ringrazio per il feedback. Ho intenzione di seguire il tuo consiglio, probabilmente farò un'integrazione o una V2 dell'articolo con nuovi e preziosi suggerimenti ;-) Per quanto riguarda il backward planning e la to-do list, hai già dato un'occhiata al mio articolo sulla gestione del tempo?
     
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  12. Koom¹
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    La proverò da settembre dato che devo fare il 5° :D Certo un metodo di studio dovrei già averlo appreso in 5 :asd:
     
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    Finalmente ho avuto il tempo di leggere l'articolo: inutile dire che è realizzato molto bene, come sempre d'altronde.

    Devo dire che seguo molto spesso queste cinque piccole regole, anche se non sempre: sono un tipo che comprende abbastanza rapidamente ogni genere di testo, senza bisogno di riassunti e/o mappe concettuali. Di solito mi limito ad evidenziare il testo sul libro e prendere appunti in un quaderno (che mi è tornato utilissimo alla maturità) dove scrivo concetti importanti che non sono sul libro e vengono illustrati dal prof, date importanti da tenere a mente, nomi di personaggi importanti nella determinata circostanza. Ovviamente, se so di avere un'interrogazione o un esame alle porte e ho poco tempo per studiare molte cose, le mappe concettuali le ritengo fondamentali. Sono un tipo molto pignolo a volte, e quando un argomento mi interessa cerco di ricordare anche informazioni secondarie e di contorno. In questo modo amplio ancora di più il mio bagaglio culturale e so di avere una maggiore preparazione in vista di un interrogazione. Ovviamente, in caso debba studiare molti argomenti diversi, devo cercare di essere sintattico ed esporre in maniera veloce i concetti primari per poi passare all'argomento successivo (sia per mancanza di tempo per esporre tutto, che di voglia mia per ricordare).

    Per quanto riguarda la lettura veloce, la utilizzo quando ho la testa ad altro o comunque non ho molta voglia di studiare: cerco di assimilare il maggior numero di concetti nel minor tempo possibile. Non avrà gli stessi risultati di una lettura lenta ed approfondita, ma riesce comunque ad aiutarmi a capire un argomento.

    Secondo me Mentalist, hai saltato un tassello importante: le ricerche. Secondo me sono fondamentali per approfondire ancora di più un argomento. Al giorno d'oggi basta fare un click su Wikipedia per avere tutte le informazioni che desideri, e personalmente mi hanno MOLTO aiutato. :felice:
     
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